Turania è un comune montano situato in provincia di Rieti, ai confini della provincia di Roma.

Cenni Storici

Le scarse notizie sull'origine di questo piccolo centro della Sabina a 703 metri sul livello del mare e con circa 250 abitanti, fanno risalire la sua fondazione alla seconda metà del secolo XI.

L'antico nome del paese, Petescia, si legge per la prima volta nell'890 in alcuni documenti dell'Abbazia di Farfa.

Fu feudo degli Orsini, dei Tagliacozzo, dei Muti e dal 1632, per quasi tre secoli, fu governato dalla nobile famiglia romana dei Borghese, fino alla soppressione dei feudi.

Chiamato Petescia fino al 1950 il paese venne rinominato Turania, in riferimento al nome dell'attiguo fiume Turano che scorre nella valle sottostante,  a seguito della delibera n° 23 del Consiglio Comunale del 24 settembre 1949, e della successiva ratifica effettuata dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi con Decreto n° 233 del 20 marzo 1950.

Nella seconda metà del XX secolo, dopo un boom demografico che negli anni '50 raggiunse picchi di oltre mille abitanti, addirittura duemila in occasione del periodo delle vacanze estive, nel corso degli anni '60 e '70 un progressivo esodo verso Roma, ha ridotto la popolazione turanense, e inevitabilmente diminuito ai minimi termini le principali e storiche attività economiche e lavorative della cittadinanza (agricoltura, artigianato, manifattura e legname), senza però far mai scemare l'affetto e l'attaccamento alla propria terra delle vecchie e giovani generazioni turanensi.

Da vedere

La Chiesa del Santissimo Salvatore, ricostruita completamente nel 1799 sui resti di un edificio del secolo precedente, posizionata nel cuore dell'antico borgo, a ridosso della Piazza Umberto I, e meticolosamente  restaurata nella struttura e negli interni nel 2006, e depositaria delle spoglie di San Donato Martire, ed alcune reliquie di San Antonio.

La Chiesa di Santa Maria del Carmine, costruita nel XVI secolo nei pressi del centro abitato, immersa nel verde di boschi di castagni, e meta di una sentitissima tradizione che vuole la popolazione recarsi in processione al santuario in occasione dei festeggiamenti religiosi per la Madonna del Carmine nella seconda domenica di luglio.

Il Museo permanente di Arte Contemporanea, allestito all'interno dell'edificio comunale, contenente numerose ed importanti opere di noti artisti italiani del Novecento.

La Mola, antico mulino paesano del XVI secolo, situato alle pendici dell'abitato sulle sponde del fiume Turano, recentemente ristrutturato.

La statua bronzea di Padre Pio, prestigiosa scultura del maestro Silvio Amelio, situata a ridosso della Chiesa di Santa Maria del Carmine, nel cuore dei castagneti locali.

Manifestazioni

Oltre alle feste religiose della Madonna del Carmine, di Sant'Antonio e San Donato Martire, e alla processione in occasione della ricorrenza di Sant'Andrea patrono di Turania, particolarmente sentita da tutta la popolazione è la commemorazione dei Caduti, durante la quale, nell'ambito delle feste religiose di Sant'Antonio e San Donato Martire, la cittadinanza rende un commosso omaggio a ricordo dei turanensi, e non, periti in occasione delle due guerre Mondiali.

A partie dal 1980, e ormai storica tradizione turanense, è la Sagra delle Castagne, manifestazione eno-gastronomica e culturale, che nell'ultima domenica di ottobre, oltre ai prodotti almentari e ai piatti tipici della tradizione culinaria turanense, valorizza le castagne locali, uno dei più cospicui e prelibati frutti dei boschi circostanti.

L'Estate Turanense, una serie di iniziative culturali, sportive e gastronomiche per la valorizzazione delle tradizioni locali e del territorio.

Curiosità

Particolarmente rinomata qualitativamente e quantitativamente era la produzione effettuta dalle numerosissime fornaci dislocate su tutto il territorio turanense, da sempre attività fondamentale della popolazione, con cocci e tegole, vanto dell'artigianato locale, e importante prodotto di esportazione in moltissimo borghi di paesi attigui e lontani di cui ancora oggi costituiscono patrimonio artistico e architettonico.

Il lancio del pallone, una mongolfiera aerostatica colorata preparata artigianalmente, e alzata al cielo dal centro del paese in occasione delle festività religiose, e di quelle laiche.

Attrattiva e tradizione delle feste patronali è anche il ballo della Pupazza (la Mammoccia), che dopo lo spettacolo viene bruciata come rito scaramantico.

Tra boschi, castagneti e torrenti, si snodano numerosi itinerari turistici, ideali per gite e passeggiate tra le ricche varietà di fauna e flora presenti nel territorio, e le ottime e cospicue qualità micotiche che oggi hanno permesso a Turania e al suo territorio di essere inseriti nella Strada del Tartufo e della Castagna della Valle del Turano.

   

 TURANIA

   
 
 Stato        Italia

 Regione       Lazio

 Provincia       Rieti

 Altitudine       703 s.l.m.

 Superficie       8,6 kmq circa

 Abitanti       250 circa

 Densità per kmq       29,1

 Comuni Contigui       Collalto Sabino, Collegiove, Pozzaglia Sabina, Orvinio, Vivaro Romano

 Cap       02020

 Prefisso Telefonico       0765

 Nome Abitanti       Turanensi

 Patrono       Sant'Andrea (30 novembre)

 Festività      

Madonna del Carmine (17luglio);

Sant'Antonio e San Donato Martire (5 e 6 settembre);


 Manifestazioni      

Sagra delle Castagne (ultima domenica di ottobre)


 Siti Culturali      

Chiesa parrocchiale del Ss.Salvatore

Chiesa della Maria del Carmine

Museo Arte Contemporanea

La Mola

Statua di Padre Pio


 Coordinate Geografiche       42°8'0"N 13°1'0"E